Recensione:
Bunker, ex galeotto scrittore: una canaglia di vero talento
Culicchia Giuseppe, Tuttolibri - La Stampa
Concepito nel marzo 1933 durante un terremoto, Edward Bunker nasce a Los Angeles nel bel mezzo di un nubifragio. Le premesse per la vita turbolenta del futuro autore di Come una bestia feroce, sceneggiatore di A trenta secondi dalla fine e poi attore nei panni di Mr. Blue in Le Iene di Quentin Tarantino ci sono tutte. A due anni, durante un picnic, Eddie pianta i genitori e si dilegua. E' il primo dei tanti vagabondaggi destinati a segnare la sua infanzia e adolescenza. A tre demolisce a colpi di martello l'inceneritore di un vicino. A quattro svaligia un furgone frigorifero carico di gelati e appicca un incendio. I suoi primi ricordi? Le liti tra il padre, direttore di scena alcolizzato, e la madre, ballerina di fila nei musical. Presto la coppia va in pezzi, e per Eddie comincia la lunga serie di soggiorni in quegli istituti, scuole militari e riformatori dove prenderà forma l'Educazione di una canaglia. A cinque anni scappa per la prima volta da un collegio. Suo padre gliene trova subito un altro. Lì impara a rubare, ma scopre anche la passione per la lettura. Capisce di avere «un talento naturale» a mettersi nei pasticci, e «un problema con l'autorità». Quando l'America entra in guerra, il tuttofare nero di un centro per giovani disadattati gli insegna a tirare di boxe, e in specie il «colpo della domenica», cioè a colpire sempre per primo. In futuro gli tornerà utile. Nel '43 il centro chiude. Bunker va a vivere da una zia e Babe, una cagnetta, diventa la sua migliore amica. Di lì a poco commette il primo reato pecuniario: ruba i tagliandi per il carburante razionato e li rivende. Finisce di nuovo in collegio. Dopo l'ennesima fuga scopre che suo padre ha fatto sopprimere Babe. Tenta di vendicarsi, e viene arrestato per la prima volta dalla polizia. E' così che viene rinchiuso in riformatorio, e poi nell'ospedale psichiatrico dove impara sulla sua pelle il significato del termine «tortura». Da quel momento e fino al 1975, Eddie passa in galera la maggior parte dei suoi giorni e legge un mucchio di libri. Non ancora 18enne, conosce solo delinquenti o secondini. Fa eccezione Louise Wallis, ex diva del muto moglie di un produttore hollywoodiano, che lo assume come autista mentre è in libertà condizionata. Lui però fuori dal carcere frequenta mafiosi, spacciatori, papponi. Non fa in tempo a uscire da una cella che subito ne trova un'altra. Nel '52 è il più giovane detenuto di San Quintino. Per ogni ribellione riceve una punizione più dura. Non si arrende: «Lo stoicismo, così apprezzato tra la malavita, era già parte del mio codice», scrive. «Mai frignare. Qualunque cosa ti succeda, sforzati di ridere». E' ancora Miss Wallis a regalargli un abbonamento al New York Times Book Review e una macchina per scrivere. Ma dopo quattro anni di galera i tentativi di trovare a Hollywood un lavoro regolare falliscono. Bunker progetta rapine per conto terzi. Si specializza nei reati di truffa ed estorsione. Lo beccano di nuovo per un giro di assegni falsi. Sono altri sette anni dietro le sbarre, durante i quali scrive quattro romanzi e svariati racconti, tutti rifiutati dagli editori. Scontata la pena, ormai 32enne, riprova a guadagnarsi da vivere legalmente. Impossibile. Allora mette in piedi un traffico di eroina e cocaina. Pedinato dall'Fbi, viene catturato poco prima di una rapina. All'idea di altri vent'anni dentro, tenta il suicidio. Nel '73 finalmente pubblica il primo libro, e ottiene un forte sconto di pena. Dalla sua lotta perenne contro l'autorità costituita comincia a ricavare qualche frutto. James Ellroy definisce il suo Cane mangia cane «il miglior romanzo mai scritto sulla rapina a mano armata». L'ex galeotto ottiene piccole parti in diversi film. Riesce a formarsi una famiglia. E un giorno a Parigi, mentre si sta recando sul set, viene addirittura riconosciuto per strada. «Chi avrebbe immaginato una cosa del genere, dopo quella che era stata la mia vita nei miei primi quarant'anni?», si chiede. E conclude: «Ci sono cose di cui mi vergogno, ma quando mi guardo allo specchio, sono fiero di quello che sono. I tratti del mio carattere che mi hanno fatto combattere il mondo sono gli stessi che mi hanno permesso di farmi valere». Non sono in tanti a poterlo dire. Educazione di una canaglia è l'autobiografia di un Huckleberry Finn incrociato con James Cagney. Anzi, no. E' l'autobiografia di Edward Bunker. Perché altri come lui non ce ne sono. Nemmeno nei romanzi, o al cinema.
Product Description:
INVIO AUT.. Einaudi, 2002. In 8°, copertina flessibile in br. edit. ill. con ali, pp. 6,519,(7); coll. "Einaudi tascabili. Stile libero 990"; invio aut. dell'A. al frontesp., prima ed., copia molto buona. (m166) ISBN 9788806156985 (la spedizione standard è SEMPRE tracciata con raccomandata-piego di libri, eventuale FATTURA da richiedere all'ordine)
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